Ponti, viadotti e passerelle pedonabili

Ponti e viadotti
Nel settore dei ponti e viadotti è attivo un gruppo di lavoro che ha maturato una vasta esperienza nelle analisi, nelle verifiche e nella progettazione dei ponti composti acciaio-calcestruzzo. Questa tipologia strutturale ha assunto oggi una notevole importanza nella realizzazione degli impalcati da ponte, sia per i notevoli progressi acquisiti nella tecnologia di produzione degli acciaie nella costruzione e montaggio della carpenteria, sia per gli avanzamenti nei criteri di verifica, ed è diventata competitiva nel campo delle luci di media e grande luce (40-100 m). Le tipologie sezionali più ricorrenti sono essenzialmente il bi-trave e il cassone, che consentono entrambe, con l’impiego di traversi aggettanti o di puntoni laterali, la realizzazione di impalcati di larghezza fino a 30 m. Le principali problematiche affrontate in questo settore riguardano la valutazione degli effetti della viscosità e del ritiro (compresa la componente termica), l’analisi non lineare, l’effetto shear lag, il comportamento post-critico delle anime, l’ottimizzazione dei getti (getti frazionati) e la verifica a fatica. Queste problematiche assumono una particolare rilevanza se inquadrate nello spirito degli eurocodici, che sono stati di fatto introdotti con le nuove norme tecniche per le costruzioni. Tra le principali novità introdotte dagli Eurocodici sono senz’altro da annoverare i criteri di verifica agli stati limite ultimi di flessione e taglio, che sfruttano il comportamento non lineare della sezione (stato limite plastico), il comportamento post-critico delle anime e lo stato limite ultimo di fatica.
 
Passerelle pedonali
Il problema della previsione degli effetti dinamici indotti dal traffico pedonale costituisce l’aspetto più delicato della progettazione dei ponti pedonali. Sono numerosi, infatti, i casi in cui, la ricerca di un aspetto architettonico di pregio tramite forme strutturali snelle ha portato a problemi di vibrazioni inaccettabili in esercizio. La valutazione degli effetti dinamici indotti dai pedoni rappresenta, per molti versi, una questione non ancora completamente definita nell’ambito normativo, sia a livello nazionale che internazionale. L’attività di ricerca in questo settore è rivolta all’approfondimento delle questioni relative alla valutazione delle azioni di progetto, all’analisi degli effetti prodotti, all’individuazione di valori tollerabili di accelerazione e alla progettazione di sistemi per la mitigazione delle accelerazioni, quali gli smorzatori a massa accordata (TMD).
 

Gruppo di ricerca

Luigino Dezi
Laura Ragni
Fabrizio Gara
Sandro Carbonari