Vulnerabilita’ sismica e monitoraggio degli edifici esistenti

Questo tema di ricerca consistente nello sviluppo di tecniche per la valutazione della vulnerabilita' sismica degli edifici di particolare interesse funzionale (capannoni industriali, ecc.), strategico (scuole, caserme, ecc.) e storico (palazzi, chiese. ecc.). A partire dal rilievo della struttura, ed in accordo con le normative italiane ed europee, vengono analizzati i meccanismi di collasso globali, che coinvolgono l'intera struttura, e locali, che coinvolgono solo parti limitate della struttura (per esempio ribaltamento di maschi murari) sia con tecniche di analisi statica, prevalentemente non lineare (pushover), che dinamica, sia in campo lineare che non lineare. L'obiettivo e' quello di riassumere lo stato di vulnerabilita' in un numero, noto come indice di rischio, data dal rapporto tra la capacita' della struttura di resistere al sisma e l'intensita' del sisma atteso, che varia tra 0 (situazione di collasso incipiente) e 1 (struttura adeguata sismicamente). Analizzando i meccanismi che determinano il valore dell'indice di rischio si individuano facilmente le vulnerabilita' della struttura e, di conseguenza, si possono progettare invertenti di miglioramento o adeguamento.
Viene anche affrontato il tema della vulnerabilita' sismica dei sistemi complessi, quali ad esempio i centri storici, gli ambiti provinciali, ecc. Data la dimensione del sistema in analisi, tecniche basate sull'analisi strutturale diretta non sono applicabili, e si ricorre pertanto a tecniche semeiotiche, che consistono nell'individuare gli elementi tipici di vulnerabilita' presenti negli edifici e di valutarne, in maniera speditiva, l'entita'. Si ottengono mappe di isovulnerabilita', fondamentali per la programmazione delle operazioni di evacuazione post-sisma e per la pianificazione degli interventi di supporto per il risanamento strutturale del patrimonio costruito.
In parallelo a tali attivita', e con il medesimo obiettivo di valutare il grado di sicurezza degli edifici esistenti, si sviluppano tecniche di monitoraggio strutturale, dotando gli edifici di appositi sensori capaci di rilevare lo stato di salute della struttura, sia in continuo (misurando quindi l'invecchiamento della stessa) che a valle di singoli eventi catastrofici, proponendosi come un fondamentale ausilio per una diagnosi oggettiva dello stato di danneggiamento subito dalla struttura.
 

Gruppo di lavoro

Stefano Lenci
Francesco Clementi
Alessio Pierdicca (Dottorando)
Pardo Mezzapelle (Dottorando)